Famiglia Fantasma

Signor Severgnini,

la lacunosità delle sue argomentazioni contro le adozioni gay mi ha stimolato le seguenti riflessioni.

Per quanto la risposta “punto per punto” risulti antipatica, è il modo migliore che ho trovato per essere efficace nell’individuare quelli che ritengo essere punti deboli del suo discorso.

Alla fine, invece, esprimo un mio giudizio, non certo morbido. Non la prenda sul personale, ma responsabilmente pensi con la mente del ruolo che il suo “personaggio” ricopre.

Cordiali saluti.

Gian Mario Felicetti

Perché il contesto non lo consentiva, caro ELC? In quello spazio mattutino (ore 8.30, dal lunedi al venerdì) parliamo di tutto, da tempo. Ho premesso che le coppie dello stesso sesso vanno tutelate e riconosciute dalle legge. Ma che ci posso fare?

Non sono favorevole all’adozione e, prima ancora, al matrimonio, che è per definizione l’unione di un uomo e di una donna.

Occorre precisare del contesto in cui questa definizione esiste. Non è di ceto una definizione universale. Non c’è, ad esempio, nella costituzione, che non parla di uomo e donna, ma di “società naturale”, e non certo in senso teologico. Società Naturale è un termine utilizzato per definire che la famiglia è una realtà che si antepone allo stato. Quindi “società naturale” significa, terra terra: no alla “famiglia di stato”, sì alle famiglie che le persone decidono di costruire nel tessuto sociale in cui vivono. Aldo Moro in costituente ha detto, riferendosi a “società naturale” che lo stato “si inchina” di fronte alla famiglia. Anche alla mia.

Ad ogni modo, adozione e matrimonio (civile, nota bene) sono argomenti distinti, che non andrebbero confusi se si vuole costruire un contraddittorio che faciliti la costruzione di una società migliore.

Non accetta il mio argomento? Provi a seguirmi. Perché, allora, il matrimonio non può essere fra tre persone? O fra quattro? O fra tre uomini, due donne e un avatar? Se la sua risposta fosse «Eh no, bisogna essere in due!», vuol dire che anche per lei esiste una definizione di matrimonio, basata su una categoria: il numero. Per me ce n’è un’altra: la differenza di sesso.

Il suo argomento tiene. Ma tiene anche se lo riapplica nella direzione opposta. Ovvero: chi ci assicura che questo limite che “deve” essere messo nella definizione al matrimonio non diventi poi una misura odiosa di totalitarismo, come quando ad esempio, non bastava essere uomo e donna per sposarsi. Ma bisognava essere uomo ariano e donna ariana. O giù di lì.
Forse si comprende che allora occorre ampliare le prospettive, il punto di vista. La questione non è che occorre mettere limiti, perché poi nessuno ci assicura che non ne vengano messi troppi. Piuttosto il problema è quello di farli cadere, certi limiti, secondo quelli che sono i tempi e la società di oggi. Senza paure. Senza aggrapparci a paletti che fanno da sponda a recrudescenze fasciste, fondamentaliste o totalitaristiche mai sopite in Italia e nel mondo.

Non lo chiede solo la religione cattolica; lo suggeriscono il buon senso, la storia e la natura (che punta, implacabile, alla procreazione e alla conservazione della specie).

Qualunquemente, sono d’accordo con lei, specie riguardo il buonsenso. Ad ogni modo, oggi le persone e le coppie omosessuali possono procreare, non sono “costituzionalmente sterili” come disse Mara Carfagna (che poi, da Ministra, si è scusata di avere utilizzato queste parole).
Ma non solo: si è mai chiesto come mai le persone omosessuali sono presenti in ogni luogo e in ogni tempo? Evidentemente la Natura stessa ha in qualche modo previsto, necessariamente, questo apparente paradosso, che ad una lettura semplicistica e meccanicistica, sembra essere “contrario” alla procreazione della specie. Ma ad una lettura un po’ più profonda, anche se in maniera indiretta, evidentemente anche gli omosessuali hanno un loro ruolo nella conservazione della specie, altrimenti non esisterebbero!

Aggiungo: l’adozione da parte di coppie omosessuali mi lascia perplesso; molto perplesso quando ha risvolti pubblici e mondani, come nel caso di Elton John. Un bambino ha bisogno di mamma e papà, figure diverse e complementari. Può accadere che debba crescere solo con una o solo con l’altro. Ma svantaggiarlo da subito mi sembra ingiusto. Solo nel caso di adolescenti, la cui l’adozione si rivelasse difficile, sono pronto a rivedere il mio parere.

Ha mai letto gli studi psicologici e sociologici sui bambini nati e/o cresciuti da famiglie omosessuali? Non sono svantaggiati in nulla. Ha mai parlato con qualcuno di questi bambini, ragazzi, giovani uomini e donne? Non credo…

Questo fa di me un troglodita politico? Non credo. Forse, in parte, un conservatore. Credo infatti che qualcosa da conservare ci sia, nella tradizione e nella fabbrica sociale degli uomini. Molto altro, invece, si può e si deve cambiare. E in Italia non lo facciamo, porca miseria.

Porca miseria? Pessimo stile retorico. Comunque… Questo fa di lei una persona disinformata e superficiale.Inconsapevole, mi auguro, della banalità del male che crea diffondendo questi pregiudizi, ancor più da un pulpito progressista.

– Posted from IPhone

Amici amici

Per l’ennesima volta, fa notizia un VIP che ha amici gay. “Migliori” amici addirittura.
L’ultimo è Raul Bova, che è una persona veramente dabbene.

Mi permetto di dire solo una cosa: Raul, prova a pensare se anche tu sei un buon amico per il tuo amico gay.

Perché in Italia nessun VIP mette la faccia (tantomeno i soldi) sulla questione gay, eppure è quello che ogni gay che si sente uguale nella sua diversità si aspetta da un amico che ha fama, potere o denaro.

Location:Milano

The stats helper monkeys at WordPress.com mulled over how this blog did in 2010, and here’s a high level summary of its overall blog health:

Healthy blog!

The Blog-Health-o-Meter™ reads Fresher than ever.

Crunchy numbers

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A helper monkey made this abstract painting, inspired by your stats.

About 3 million people visit the Taj Mahal every year. This blog was viewed about 25,000 times in 2010. If it were the Taj Mahal, it would take about 3 days for that many people to see it.

In 2010, there were 4 new posts, growing the total archive of this blog to 509 posts.

The busiest day of the year was March 11th with 135 views. The most popular post that day was “Due Papà” canzone allo Zecchino D’Oro olandese.

Where did they come from?

The top referring sites in 2010 were search.conduit.com, famigliafantasma.it, lesbianfordummies.splinder.com, queerway.it, and google.it.

Some visitors came searching, mostly for procura speciale, bimbi, rosa, certificato di convivenza, and contratto di convivenza.

Attractions in 2010

These are the posts and pages that got the most views in 2010.

1

“Due Papà” canzone allo Zecchino D’Oro olandese February 2008
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2

Certificati – Lo Stato di Famiglia December 2007
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3

LA PROCURA SPECIALE November 2007
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4

Certificati – Atto notorio di convivenza December 2007
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5

Una rosa bianca per tutti i Carabinieri omosessuali August 2007
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C’è un modo molto occidentale per capire cosa è lo Zen.

Ascolta la canzone “Ci vuole un fiore”. Ieri cercavo di abbandonare quell’approccio nostalgico, quel sentimento di una infanzia lontana… e mi ci sono buttato. E affrontavo quelle strofe insignificanti con tutto me stesso, ne scavalcavo gli apparenti paradossi come se le gambe del mio pensiero potessero con facilità attraversare gli oceani con un solo passo.  Come, appunto, se quelle strofe fossero un koan. Perché, in realtà, lo sono.

E così, come se fosse normale, osservavo ogni cosa nascere da un fiore. E non me ne stupivo, non dicevo “ehi, un attimo, ma questo è impossibile”. Ma mi buttavo in questa visione, semplicemente abbandonando ogni pensiero. E alla fine ho afferrato quel fiore, era lì, ed ho capito cosa fosse. E non vi dico cosa fosse, perché per ciascuno di noi, alla fine, quel fiore è qualcosa di diverso.

Ieri mi è capitato di fare questa “meditazione zen” mentre tornavo a casa dopo una giornata di lavoro, l’allenamento di sincro in piscina e un viaggio da pendolare in treno passato a lavorare al PC per i diritti civili. Non certo un momento ottimale, direbbe uno, per fare meditazione. Eppure, è stata la migliore che abbia mai fatto in vita mia.

Ok, lo ammetto. In realtà non ne ho fatte tante in vita mia, perché non sono buddista. Però lo Zen mi piace e ogni tanto ci ho provato a mettermi in calma tranquillo a meditare (come facevo un tempo). E a volte è stato proprio forte! Ma ieri è stata la meditazione Zen più potente che abbia mai sperimentato.
Trovi altri video come questi su Video didattici in italiano

Come ogni anno, puntalmente sul giornale esce un articolo (più o meno sempre lo stesso) sulla lobby gay. La potente lobby gay.

Sorvolo sulla qualità dell’articolo. Ma ne parlo perché finalmente, alla decima volta, ho capito! Ho capito che la vera lobby non è determinata dall’orientamento sessuale, ma dalla condotta.

L’Italia è governata dalla lobby dei puttanieri. Berlusconi, ovvio, ne è il capofila fieramente eterosessuale. Ma che dire di tutti quei preti e Cardinali e ministri e funzionari gay che hanno trasformato Roma nella Capitale delle marchette (con tutto il rispetto per le marchette) velate?

Parlo di Lobby, perché a parte l’eccezione Berlusconi (l’unico che si vanta di andare a puttane – con l’unico effetto paradossale di sputtanarsi da solo), tutti gli altri si vergognano (giusto? sbagliato? dipende…) e fanno della loro vergogna un’arma potente. I puttanieri fanno cerchio tra di loro, sugellano un patto di mantenere il segreto reciproco, rinsaldandolo con favori, corruzioni, concussioni, omertà, storture della democraticità delle istituzioni e quanto altro necessario, senza ritegno alcuno.

Certo, fa ridere perché stiamo parlando dei segreti di Pulcinella perché anche il più sprovveduto, a Roma, conosce la mappa perfetta di chi va a donne, chi preferisce gli uomini, e chi invece le trans.

Ma qui il punto è quello che tutti sanno funziona come un “segreto” perché è un tabù. Perché c’è una moralità che rende il pettegolezzo non vietato, ma ne immunizza il veleno. Insomma, questi puttanieri potenti, hanno ben capito che più fanno leva su un falso e ipocrita moralismo, più divengono una casta di sacri sacerdoti innominabili, di cui tutti conoscono l’esistenza ma nessuno ne parla se non in privato.

Sono libertini, ma odiano e contrastano il libertinismo. Sono liberali, ma impongono per legge moralità e moralismi. Sono libertari, ma dettano regole di comportamento, modelli e norme di adeguatezza familiari.

Vale la pena comunque fare dei distinguo importanti. Ultimamente sembra molto più potente la lobby degli etero. Infatti, nel giro di pochissimi anni sono uscite fuori fin troppe escort donne che poi sono divenute parlamentari, consulenti ecc… senza avere alcuna competenza! Questo sì, che è chiaro segno della potenza di una lobbie. Altro che i gay!

Affermazione Civile: faccia a faccia cittadinanza/avvocati per la tutela dei diritti civili delle persone omosessuali

L’iniziativa di “Affermazione Civile”, partita nel 2007, ha portato alla recente sentenza della Corte Costituzionale 138/2010, che oltre a riconoscere la vita familiare delle coppie omosessuali, e ad invitare il parlamento a legiferare in materia, promuove il ricorso alla giustizia per velocizzare il riconoscimento di specifici diritti davanti alla legge. A tale importante punto fermo hanno contribuito, con un costante impegno, gli avvocati di Avvocatura LGBT Rete Lenford che hanno preparato il terreno agli avvocati che ci hanno rappresentato davanti alla Corte: Marilisa D’Amico, Massimo Clara, Ileana Alesso.

Coincidenza significativa, proprio in questi giorni a Milano (8-10 Novembre 2010) si terrà la conferenza della famiglia promossa dal Governo ed organizzata dal sottosegretario Carlo Giovanardi, che, ignorando completamente la sentenza della Suprema Corte, intende (letteralmente) “prendere in considerazione ed eventualmente sviluppare opportuni criteri di adeguatezza Familiare”, senza tenere in conto le diverse e molteplici famiglie che si affermano sempre più nella società moderne, con necessità di forme di regolamentazione, aiuto e sostegno.

E’ importante sottolineare che tale conferenza governativa non sarà inclusiva delle diverse proposte e realtà del paese in quanto non è stata invitata nessuna delle associazioni che in Italia sono impegnate sui temi che riguardano la promozione e la difesa dei diritti civili, in particolare su: testamento biologico, parentela, matrimonio civile tra persone omosessuali, divorzio breve, cognome della madre e/o padre dei figli, mediazione familiare, assegnazione di case alle famiglie anche conviventi bisognose, modifiche alla legge per l’affido condiviso, unione civili, filiazione, procreazione assistita, adozione, responsabilità genitoriale, ecc.

Sentiamo perciò il bisogno di rilanciare l’iniziativa legata alle tematiche di “Affermazione Civile” per dare l’opportunità a tutte le famiglie LGBT di avere più chiarezza sulle possibilità di tutelare i propri diritti davanti ad una legge che le ignora.
Certi Diritti organizza a Milano un momento di incontro tra la cittadinanza LGBT milanese e gli avvocati che hanno sostenuto le coppie di Affermazione Civile presso la Corte Costituzionale Martedì 16 Novembre presso il Negozio Civico “CHIAMAMILANO” in Largo corsia dei Servi dalle ore 18:30 fino alle 20:30, orario di chiusura del negozio civico.

L’incontro è finalizzato a:
· promuovere una cultura del diritto nella cittadinanza,

· stimolare la fiducia e conoscenza reciproca tra la comunità LGBT e gli
avvocati

· approfondire i reali problemi che vivono le persone LGBT e la consapevolezza delle eventuali discriminazioni subite

· individuare possibili cause pilota laddove la legge stessa discrimina in base all’orientamento sessuale di individui e coppie

E’ importante chiarire che non si tratterà di un momento di consulenza legale su casi specifici di discriminazione, ma di conoscenza reciproca.

Durante questo momento di incontro sarà anche possibile recuperare informazioni sulle iniziative di dell’associazione radicale Certi Diritti.

Ieri  notte sognavo di cani omofobi che abbaiavano alla luna, inascoltati. E poi mi sono svegliato in una Italia razzista, dove i latrati canini sono leggi dello stato (insieme ai grugniti dei porci), gli extracomunitari possono essere impallettati dalle fiamme gialle, e i Rom evacuati dalla polizia come gli ebrei di un tempo.

“Perché rubano”. Così, cavalca Bossi la nuova nevrosi popolare.

La nevrosi collettiva degli Italiani, oramai, presi da una pulsione irrazionale e irrefrenabile, bisognosi di sicurezza quotidiana a tutti i costi. La “droga sicurezza” deve essere dispensata ogni giorno da certa editoria: che siano esternazioni di politici senza scrupoli o fatti di cronaca nera poco importa. Fosse anche di bambini di dieci anni che sulla spiaggia picchiano chi è “abbronzato di natura”. Va tutto bene.

Perché i Rom “rubano”

I giorni in cui vediamo dei Rom ammazzati da ignoti, squadristi, o bruciati vivi nelle loro baracche date a fuoco da vigliacchi invasati criminali, noi, mangiando a tavola con i nostri figli e con i nostri genitori, non proviamo pietà. Ma ci sentiamo rassicurati. Soddisfatti di aver ricevuto quel po’ di droga (gratuita per di più), che ci darà il coraggio di andare a dormire sereni, sperando ancora nel domani. Perché anche domani ci saranno Rom da ammazzare o da deportare: e più Rom spariscono, non importa come, più spariscono le nostre paure del domani.

E tutto questo è come la droga, come la velenosa nicotina delle sigarette. Più Rom spariranno, più ci sarà bisogno di altri Rom per sentirci al sicuro. Finché un giorno spariranno e la ruota girerà, strtitolando qualche altra minoranza.

Siamo talmente nevrotici nel nostro razzismo che non siamo capaci più di far funzionare la verità. Perché lo sappiamo tutti, che quelli che rubano veramente sono proprio loro,i dispensatori di sicurezza nazionale, i politici corrotti che fanno leggi per non fare andare in galera i veri ladri, quelli che rubano veramente, loro amici e parenti.

Ma il popolo italiano è ormai in piena nevrosi, il PD ne è lo specchio, e le votazioni ne sono e ne saranno la infausta diagnosi.

Mi hanno colpito alcune coincidenze… la telefonata fatta tempo fa al Comune di Genova, il pride dello scorso anno durante il quale, sul carro di Certi Diritti, abbiamo visto, grazie a tante coppie, che è possibile dirsi “ti amo” davanti ad un ufficiale dello stato civile, e poi il pride di quest’anno che è proprio a Genova.

Ho fatto un mix che mi sembra significativo. Pochi minuti che val la pena guardare e ascoltare…

A: Ufficio matrimoni,  buongiorno

Andrea Conte: Buongiorno, mi chiamo Andrea Conte e volevo delle informazioni per il matrimonio civile

A: Cittadini Italiani entrambi?

Andrea Conte: Si

A: Solo matrimonio civile?

Andrea Conte:

A: Ok, uno dei due viene qua da noi, in corso  Torino 11 al  secondo piano, la stanza 209 e manifesta la volontà di contrarre matrimonio.

Andrea Conte: Io ho intenzione di venire con il mio uomo per chiedere la pubblicazione degli atti

A: No, aspetti un secondo… No… eh no, la legislazione italiana non lo prevede ancora

Andrea Conte: Ma mi sa dire in quale articolo, perché…

A: Guardi le passo la funzionaria dell’ufficio

B: Pronto? Pronto?

Andrea Conte: Pronto buongiorno. mi chiamo Andrea Conte e sto chiedendo informazioni per la pubblicazione degli atti perché vorrei presentarmi con il mio uomo e ovviamente …

B: Certo, però in italia non è possibile

Andrea Conte: OK

B: Le dico, è una domanda che mi lascia un attimino perché… sinceramente, è ovvio… lei deve capire che è la prima volta che ci chiedono una cosa del genere

Andrea Conte: La prima volta?

B: Nel senso che non è mai capitato.

Andrea Conte: Ah!

B: Per cui non so dirle espressamente la norma.

Andrea Conte: Mi stupisce di essere stato il primo a farle una domanda del genere

B: Sì, sinceramente sì. Mi posso informare eventualmente su… magari se vuole richiamare,

Andrea Conte: Volentieri

B: Non c’è nessun problema, ecco.

Andrea Conte: L’articolo 93 sulla pubblicazione non dice che devono presentarsi un uomo con una donna

B: Eh, però a Genova le posso garantire che è la prima domanda che… in questo senso che ci viene rivolta. L’evoluzione dei tempi è chiaro che c’è, però non abbiamo ancora ben la situazione sottomano, ecco.

Andrea Conte: Io le sarei veramente grato se lei mi facesse questa cortesia. Quand’è che potrei richiamarla?

B: Magari mi mandi una mail.

Andrea Conte: Volentieri

B: Se mi manda una mail poi io le rispondo.

Andrea Conte: Sì, mi dice la mail per cortesia?

B: Sì, allora: // matrmioni@comune.genova.it

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Andrea Conte: Va bene. E… all’attenzione di?

B: Io sono Isola. Se vuole sapere il cognome sono Isola.

PERCORSO DI DIRITTI CONDIVISI (Registro testamento biologico e registro Unioni civili etero e omo)

Evento curato da:
-NAPPO ANNAMARIA
-SINISTRA SARONNESE
con la collaborazione di:
PENSIERI DI VELLUTO – Sezione Diritti Civili – CIRCOLO ARCI

Saranno presenti :
-GIAN MARIO FELICETTI con FRANCESCO POIRE dell’associazione radicale CERTI DIRITTI (che si occupa dell’iniziativa affermazione civile);

L’evento si terrà Venerdì 29 maggio presso la Sala BOVINDO di Via Roma a Saronno.