Famiglia Fantasma

Saune: l’avanguardia della Dottrina Sociale della Chiesa

Posted on: aprile 8, 2008

C’è chi si lamenta dell’omofobia in sauna.

Chi resta estereffatto che i massimi imprenditori del mercato del sesso gay si candidi con l’UDC.

Allora vi aiuto a fare 2+2. Questo il mio commento postato sul sito di Stratex.

Ma veramente credete che la libertà sessuale ottenuta nei ghetti significa emancipazione?

L’omofobia sta nelle saune. […]

E per il futuro, o Arcigay si libera delle saune o si sposterà sempre più al centro (vedi Arcigay Roma che sta con Rutelli) lasciando il mercato in mano a certe iene che vanno a braccetto con i valori cristiani per i quali gli omosessuali sono solo animali sessuali, senza spessore sociale (=rinchiusi nelle dark).

Le saune sono quanto di più sfacciatamente assomiglia alla dottrina sociale (e non morale) della Chiesa. Chi va in sauna è uno schifoso clericale! Ecco la verità.

E in una italia sempre più clericale, gli imprenditori del mercato gay diventeranno sempre più sfruttatori del mercato sessuale e arrampicatori politici, remando sfacciatamente contro i diritti degli omosessuali.
Il tutto può avvire senza problemi visto che almeno il 50% degli avventori delle saune sono omofobi.

Cerchiamo di passare al contrattacco. Si può. A me ad esempio questa notizia fa venire in mente un po’ di possibili iniziaitive.

5 Risposte to "Saune: l’avanguardia della Dottrina Sociale della Chiesa"

Questo post rischia di rientrare nel capoverso 4) (e in parte anche 7)) del mio Decalogo sull’omo e transfobia (vedi mio ultimo post in materia)
Attenzione a non criminalizzare il sesso. E’ vero che il sesso senza impegno spesso va a braccetto con il clericalismo, ma c’è anche chi a volte va per saune o altri luoghi di incontro spicciolo, ma poi si impegna nella politica LGBT (io, per esempio).
E non penso che tu abbia il diritto di sindacare le mie scelte di vita… attenzione a criticare chi non rientra nel tuo modello di coppia monogamica. Alcuni potrebbero a loro volta sentirsi legittimati a criticare questo modello, accusandolo di eterosessismo.
Io penso semplicemente che siamo tutti divers*: single, coppie monogamiche, coppie aperte, libere associazioni di più persone, comuni sessuali.
Nessuno di noi ha in tasca la ricetta della felicità: sputare sentenze in modo apodittico fa tanto “Ratzinger”, o “Esercito della salvezza”.

Caro lorenzo,
sono stato frainteso così come nel commento al post di Guido.

Quello che ho scritto non è per criminalizzare le saune e chi ci va. Ma per mettere in evidenza due cose:

1) Secondo me in italia e in particolare a Roma c’è il rischio che il circuito delle saune cada in mano proprio ai clericali

2) Nelle saune si fa sesso “di nascosto”. O almeno: per la maggiorparte degli avventori è così. Questo è in sintonia con la Dottrina Sociale della Chiesa.

I miei giudizi sono su quelli che sfruttano il punto 2 per fare cose sporche e varie manipolazioni sociali a svantaggio dei gay. In un certo senso qualcuno sta iniziando ad avviare questa macchina: se vuoi fare sesso, lo farai a discapito dei tuoi diritti civili.

In tutto questo non dò giudizi morali agli avventori. Semmai giudico chi vuole strumentalizzare.
Potrei avere da ridire su chi a tutti i costi preferisce andare in sauna senza pensare. Consumare sesso di nascosto ha comunque, anche se non lo si vuole vedere, una valenza sociale.
Questa valenza sociale, a mio avviso, sta per essere manipolata proprio dai clericali.

Se è vero quello che immagino, saranno lacrime e sangue. Non solo per noi.

Speriamo che mi sbaglio.
E poi io ho una visione mmonogamica del mio rapporto con Riccardo, che è altra cosa che pensare che tutti debbano averla. Tutto dipende dalla situazione in cui ti trovi… Personalmente non credo nemmeno nella monogamia come valore in sè. E’ semplicemente una scelta che tendenzialmente metto in atto con Riccardo. Perché, in questo momento della nostra vita ci aiuta a volerci bene. Tutto qua.

Lo so, rischio di farmi fraintendere, ma secondo me vale la pena riflettere su questi temi. Forse ho esagerato dicendo “Chi va in sauna è un clericale”… speravo fosse chiaro il paradosso. Forse no…

A presto!
Gian mario

Andare in sauna è già un primo gradino rispetto a consumare il sesso nei parchi o nei bagni pubblici. Parecchie persone che conoscono non vanno in sauna solo per non farsi la tessera dell’Arcigay.
So che il sesso fatto a casaccio solo per sfogarsi porta in genere a perdita di autostima e rischia di portare ad un circolo vizioso al fondo del quale c’è l’autodistruzione.
Ma ti ricordo che in alcune città (Bari, per esempio) la sauna è l’unico luogo dove è possibile incontrare persone per sesso senza paura di retate di polizia e senza restare in balia di uno sconosciuto che potrebbe avere una pistola.
Io non credo che i clericali useranno il circuito delle saune, perché i clericali vedono il sesso come i vampiri l’aglio: dove esce fuori il sesso, i clericali entrano in confusione, non sanno più che fare. La loro forza è imporre la repressione.

Lorenzo, non ho mai detto che le saune sono cattive o dovrebbero chiudere.
Dico solo che, specialmente a Roma, potrebbero essere prese in gestione (occulta) proprio da chi dice di odiare il sesso.

Tuttavia le mie sono solo immaginazioni, ma lo sfogo della fata (che dice di trovare omofobia in sauna, e non mi sembra una novità) più Maxximo gestore di saune che si candida con l’UDC in nome dei vaolori cristiani… mi ha stimolato l’immaginazione.

Benvengano le saune, chi ha mai detto il contrario, ma ti pare?

Restano i punti 1 e 2 del mio commento precedente. Tutto qua.

Concordo con te che a Bari questo rischio è minimo. Ma lo sai meglio di me che Roma è piena di sacerdoti non solo omosessuali, ma anche variegatamente pervertiti.

Il mio messaggio, piuttosto è: salviamo le nostre saune dai tentacoli vaticani. Capito il messaqggio?

Se continui a rispondermi in difesa delle saune, come se io fossi contro, ti farò un disegnino.

E poi non voglio avere fraintendimenti con te, perché ho bisogno di chiederti un favore… 🙂

guarda questo video!!

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